Nel campo della diffusione sportiva, un confronto tra i sistemi americani e italiani rivela differenze significative riguardo all’accesso legale agli eventi sportivi. Infatti, negli Stati Uniti, un abbonamento alla NFL, una delle leghe più popolari, costa meno di un anno di visione della Serie A in Italia. Analizziamo questa situazione per comprendere le problematiche della pirateria sportiva.
Costi di abbonamento agli sport negli Stati Uniti e in Italia
<pNegli Stati Uniti, gli appassionati di football americano possono sottoscrivere un abbonamento NFL+ per soli 50 dollari all'anno. Questo abbonamento offre accesso a NFL Network, partite in diretta, così come film e repliche. Il pacchetto Premium, che costa 100 dollari, include anche NFL RedZone e tutte le partite on-demand.
In confronto, il costo dell’abbonamento a DAZN per seguire la Serie A in Italia è di 34,90 euro al mese, pari a 359 euro all’anno. Pertanto, un abbonamento alla lega italiana costerebbe quindi quasi sette volte di più rispetto a un abbonamento annuale alla NFL.
Perché la pirateria è meno diffusa negli Stati Uniti
Si pone la domanda: perché la pirateria sportiva, in particolare il pezzotto, è meno comune negli Stati Uniti? La risposta potrebbe risiedere nella facilità di accesso ai contenuti sportivi legali. Le leghe americane sono riuscite a offrire un’esperienza utente coinvolgente a un prezzo competitivo.
Non solo l’ambiente sportivo americano offre trasmissioni di qualità, ma servizi come NBA League Pass o l’abbonamento alla NFL permettono un’immersione totale nelle competizioni, con accesso facile a una moltitudine di contenuti aggiuntivi.
Un modello economico da riconsiderare per l’Italia
Di fronte a questa realtà, sembra urgente per la Lega Calcio e l’AgCom riconsiderare il loro approccio nei confronti della pirateria. L’approccio repressivo adottato, di cui è testimone la legge anti-Pezzotto, potrebbe apparire obsoleto alla luce dei risultati ottenuti dalle leghe americane. Invece di ostinarsi contro i sistemi illegali, sarebbe più saggio investire in soluzioni innovative che rendano l’offerta legale più allettante.
Per concludere, la lotta contro la pirateria sportiva dipende largamente dalla capacità dei broadcaster di offrire un’esperienza soddisfacente e accessibile. A questo proposito, le lezioni apprese dall’evoluzione dell’industria musicale dovrebbero servire da esempio illuminante per trasformare il panorama sportivo italiano.
https://www.youtube.com/watch?v=26THcuLmp5Q[/embed>
Source : www.ilnapolista.it